Terapia con coenzima Q10 nei pazienti ipertesi con sindrome metabolica


Sono stati esaminati gli effetti della terapia aggiuntiva con coenzima Q10 sulla pressione arteriosa misurata nelle 24 ore a livello ambulatoriale nei soggetti con sindrome metabolica e inadeguato controllo della pressione arteriosa.

In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, crossover, di 12 settimane, il coenzima Q10 ( 100 mg due volte al giorno ) o un placebo sono stati somministrati a 30 soggetti con sindrome metabolica e inadeguato controllo pressorio ( pressione arteriosa media clinica maggiore o uguale a 140 mmHg sistolica, o maggiore o uguale a 130 mmHg per i pazienti con diabete mellito di tipo 2 ) durante l'assunzione di un invariato regime terapeutico convenzionale antipertensivo.

Gli esiti primari erano rappresentati da cambiamenti nelle 24 ore della pressione sistolica e diastolica durante la terapia aggiuntiva con coenzima Q10 versus placebo, e gli esiti secondari prespecificati hanno incluso i cambiamenti di portata della pressione arteriosa.

Rispetto al placebo, il trattamento con il coenzima Q10 non è stato associato con una riduzione statisticamente significativa della pressione sistolica ( P=0.60 ) o diastolica nelle 24 ore ( P=0.12 ) o della frequenza cardiaca ( P=0.10 ), anche se i carichi diurni di pressione diastolica erano significativamente più bassi durante la somministrazione di coenzima Q10 con soglie fissate a maggiore di 90 mm Hg ( P=0.007 ) e maggiore o uguale a 85 mmHg ( P=0.03 ).

Il coenzima Q10 è stato ben tollerato e non è stato associato ad alcun cambiamento clinicamente rilevante nei parametri di sicurezza.

In conclusione, anche se è possibile che il coenzima Q10 possa migliorare il controllo della pressione in alcune circostanze, gli effetti sembrano essere inferiori di quanto riportato in precedenti meta-analisi.
Inoltre, i dati suggeriscono che il coenzima Q10 non è attualmente indicato come trattamento antipertensivo aggiuntivo per i pazienti con sindrome metabolica il cui controllo pressorio è insufficiente, nonostante la regolare terapia antipertensiva. ( Xagena2012 )

Young JM et al, Am J Hypertens 2012; 25: 261-270


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